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giovedì 11 luglio 2013

L'artista che non c'era, i Merovingi e i colpi di calore

Cari amici di Testuggini, eccomi di nuovo online dopo un paio di giorni di latitanza, di cui vi racconterò brevemente in chiusura! In questi giorni mi sono successe diverse cose interessanti. Lunedì sono stato al CPM di Milano: Francesco Paracchini, direttore de L'isola che non c'era, mi ha invitato ad assistere alla finale del concorso L'artista che non c'era. Già andare al CPM era emozionante di per sé, per un suonatore di provincia come me. Essere stato invitato da Francesco ha raddoppiato l'emozione, e sapere che in giuria c'era anche Giorgio Cordini, uno dei miei musicisti di riferimento e probabilmente il mio bouzoukista preferito, la triplicava.
A inizio serata ho incrociato uno sguardo curioso che mi scrutava con malignità dalla porta del bagno: era l'amico cantautore Icio Caravita. Non mi guardava con malignità, era solamente uno sguardo stupito: io e Icio ci siamo conosciuti nel 2008 a Musica Contro Corrente, e da allora siamo sempre rimasti in contatto; ma non ci vediamo mai, anche se ora viviamo nella stessa città!
La serata è stata molto bella, il livello degli artisti in gara era alto. Il concorso era diviso in due sezioni, italiana e internazionale. La sezione internazionale era dedicata ad artisti italiani che cantano in inglese. Gli artisti che mi hanno colpito di più sono stati due, entrambi della sezione italiana: Marrone Quando Fugge, al secolo Massimo Lepre, accattivante rastone naturalista, che fa ridere quando presenta i pezzi e fa commuovere quando li canta; e Rebi Rivale, cantautrice friulana in prima linea per i diritti delle donne. Quando Rebi Rivale è arrivata sul palco, da come ha preso in mano il microfono ho capito che aveva in mano il pubblico intero. Rebi parla e canta con una voce dal timbro basso e profondo, che sa sfruttare al massimo. Dei due brani che ha eseguito, Se sarà femmina è quello che mi ha colpito di più. La tematica, delicatissima, è quella dei diritti negati alle donne; un argomento delicato, che Rebi Rivale affronta scegliendo bene la sua parte, e portandoci con facilità a sposare il suo punto di vista. Un pezzo della canzone si può ascoltare sul sito dell'artista. Su youtube c'è una versione dal vivo, che non posto perché è di qualità un po' bassa e secondo me non rende giustizia allo spessore di interprete di Rebi Rivale. Invece posto questo video, che è di un brano che non c'entra niente, ma è molto bello e dà bene l'idea di cosa sa fare la Rivale sul palco.



Aggiornamento del 1 settembre 2013:
Rebi Rivale mi ha scritto su facebook
segnalandomi la messa online di questo video
del brano
Se sarà femmina. Gustatevelo.


Il giorno dopo ero già a Parma, dove il mio amico Francesco Pelosi presentava il suo nuovo progetto, Merovingi, che vanta la collaborazione del grande Enrico Fava. Miscela le idee da songwriter del Pelosi con un'elettronica ben dosata e le esecuzioni di musicisti di livello: Gabriele Fava al sax e Salvatore Siracusa alla chitarra elettrica. Il progetto è ancora un work in progress, ma sul palco rende già molto. Tanto che Pelosi durante il concerto si è trasfigurato come Gesù sul monte Tabor, come si evince dalla foto.

Pelosi si trasfigura
"Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce". Mt, 17, 2



In chiusura, vi rivelo che la latitanza degli ultimi giorni è dovuta a una mia piccola "scappatella artistica"*. Nel parmense cercavano barbuti capelluti per fare le comparse in una fiction, e son stato preso - insieme a un buon 70% dei metallari di Parma e Piacenza. Martedì ci hanno insegnato a marciare; ieri era il giorno di riprese e ci hanno fatto marciare in costume sotto il sole per tredici ore. Avevamo calzamaglia, anfibi, palandrana, livrea e corazza. E in testa l'elmo e in mano le armi. Al mattino son svenuti in due, al pomeriggio si è rinfrescata l'aria e ne è svenuto uno solo.
A presto con nuove emozionanti avventure transmediali!


*Marchetta.

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