Pagine

lunedì 23 settembre 2013

Vertigine: Milano che visse due volte

Giovedì 19 settembre sono stato in un posto bizzarro, qui a Milano. Io e Alice abbiamo preso la nostra macchinona (nient'altro che una multipla a metano del 2001) e l'abbiamo parcheggiata nei pressi dell'Admiral Hotel, albergo a quattro stelle dalle parti di Corso Sempione. I fan più irriducibili di James Bond ricorderanno questo nome: l'Admiral Hotel è la sede del primo fan club italiano dedicato a 007, e ospita un museo incentrato sul personaggio!

admiral hotel
Foto tratta da www.admiralhotel.it

In questo hotel la redazione della rivista online Orasenzombra organizza Admiral lab - book on stage, una serie di incontri di intrattenimento culturale dedicati alla presentazione di libri. E il libro presentato giovedì scorso è frutto del lavoro di due autori, dei quali uno è particolarmente caro a chi, come me, è appassionato di musica d'autore. Gli autori sono Erica Arosio, reduce dal successo editoriale di L'uomo sbagliato, e Giorgio Maimone, giornalista di chiara fama, critico musicale affermato, fondatore del sito Bielle - La Brigata Lolli, punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati di canzone "d'autore" in Italia.

Ma a questo giro Giorgio Maimone presentava un romanzo, un noir. Scritto a quattro mani con la Arosio, il libro porta il titolo di Vertigine, quasi in omaggio al Vertigo di Alfred Hitchcock, meglio noto in Italia come La donna che visse due volte. Il romanzo, che naturalmente ruota attorno a un delitto, è ambientato nel 1958. Intreccia una grande quantità di personaggi complessi, ma la vera protagonista, come sottolineano gli autori nella premessa, è la città di Milano. Una Milano che sta per conoscere il boom economico, ma che è ancora in bilico tra la metropoli e l'agglomerato di paesi limitrofi. Una Milano dove ancora le case si riscaldano con le stufe a legna, e la nebbia è nera e densa come non sarà mai più.

giorgio maimone erica arosio vertigine

Gli autori, intervistati dalla frizzante Daniela Basilico e dal poliedrico Fabrizio Canciani, la mente dietro a Orasenzombra, hanno intrattenuto il pubblico per quasi due ore. Stefano Covri, cantautore e ottimo chitarrista, ha inframezzato la conversazione con alcune canzoni cariche di "milanesità": da Jannacci e Gaber, fino ai pezzi propri, scritti spesso a quattro mani con Canciani stesso.

orasenzombra vertigine admiral lab
Foto di gruppo: Stefano Covri, Danilo Mastantuoni, Fabrizio Canciani, Daniela Basilico, Erica Arosio, Giorgio Maimone (dalla pagina facebook di Orasenzombra)

Naturalmente non mi sono lasciato scappare l'occasione di comprare una copia di Vertigine. Ora mi immergerò nella lettura di questo bel tomo. Intanto, oltre ad aver conosciuto Giorgio di persona, rimane la soddisfazione di aver scoperto una realtà come Orasenzombra, che si cimenta nel tentativo non facile di fare intrattenimento di stampo culturale; e che, a giudicare dalla serata di giovedì, sembra proprio riuscirci!

Nessun commento:

Posta un commento