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lunedì 28 ottobre 2013

Alloisio e Lolli a Ferrara: cronaca della serata

Era da alcune settimane che aspettavo la serata del 26 ottobre. Appena vista la segnalazione della rassegna della storica e nuova canzone d'autore, avevo comprato i biglietti online. Non potevo infatti perdermi l'evento del sabato: Gian Piero Alloisio e Claudio Lolli in concerto. Mi sembrava incredibile un'iniziativa simile, incredibile l'occasione di vedere dal vivo due giganti della canzone come loro.
La serata è stata aperta da Angelo Delfino e la sua band. Terminata tra gli applausi la sua esibizione, è salito sul palco Gian Piero Alloisio, accompagnato da Gianni Martini, già chitarrista di Gaber, e ancor prima membro dell'Assemblea Musicale Teatrale, il primo gruppo fondato da Alloisio. Il presentatore Gian Luigi Ago lo ha insignito del Premio Amilcare Rambaldi per la canzone d'autore, dopodiché Alloisio ha iniziato il suo concerto. Ed è stata magia subito.

Gian Piero Alloisio Gianni Martini Ferrara sala estense 26 ottobre 2013


Alloisio e Martini hanno intrattenuto il pubblico con molti brani, tratti dal repertorio più e meno recente del cantautore genovese. Alloisio sul palco è una forza della natura. La sua esperienza di teatrante viene tutta a galla, sa far ridere e sa commuovere. Ha il pubblico in pugno, ma lo stringe con garbo e rispetto e, soprattutto, con grande intelligenza. La stessa con cui sa scrivere le sue canzoni. Aspettavo da anni di vedere una sua performance dal vivo. A volte le troppe aspettative rischiano di lasciare delusi: per me non è stato così. Gian Piero Alloisio è un grande artista, che sa emozionare profondamente il suo pubblico senza banalizzare la sua scrittura. Il cantautore ha chiuso la sua esibizione con il brano Marylin, dal disco omonimo del 1977. Un applauso enorme ha salutato un musicista profondo ed efficace come pochi altri.



A salire sul palco dopo di lui è stato Claudio Lolli. Purtroppo questo grande artista versa oggi in cattive condizioni di salute. E si è visto subito. Ad accompagnarlo sul palco è stato l'amico chitarrista Paolo Capodacqua. Reggendosi a fatica, Lolli ha salutato il suo pubblico con queste parole: "Quando il fisico ci lascia, speriamo almeno di poter lasciare un'emozione". E ha attaccato con la sua In viaggio.

claudio lolli e paolo capodacqua


E da un'uscita di galleria,
Col cuore in gola, ti trovi in faccia il sole
Che ti fruga i pensieri:
Ti legge dentro la nostalgia,
Del buio fresco in cui fino a ieri
Gettavi via i tuoi giorni d'eternità.
Ma la voglia di vivere,
Forse ti salverà,
All'uscita di una galleria.


Dopo aver terminato faticosamente il brano, Claudio si è voltato verso l'amico Capodacqua, e ha mormorato "Non ce la faccio". Paolo lo ha soccorso, e lo ha accompagnato dietro le quinte, scusandosi con il pubblico - che ha accompagnato l'uscita di scena dell'artista con un applauso sentito, affettuoso, spaventato. Qualche minuto di tensione, grande preoccupazione in platea. Poi da dietro le quinte è uscito Gian Luigi Ago, per informare la sala che purtroppo Claudio aveva avuto un malore, e non era in condizioni di portare a termine il concerto. Al suo posto avrebbe suonato per un'altra mezz'ora Gian Piero Alloisio. L'Associazione Aspettando Godot avrebbe rimborsato il biglietto a chiunque ne avesse fatto richiesta. Sono felice di poter dire che nemmeno una persona in platea si è sognata di farlo.
Alloisio e Martini sono tornati sul palco con discrezione, con rispetto. Hanno proposto alcuni pezzi divertenti, per stamperare la tensione. E Alloisio ha chiuso l'esibizione con un augurio: "che l'energia positiva sprigionata da questo pubblico possa rinvigorire uno dei più grandi poeti che ho conosciuto". E ovviamente ci uniamo tutti quanti a questo augurio sincero e toccante.

Ringrazio ancora l'Associazione Aspettando Godot per la grande possibilità che offre, organizzando questa rassegna che valorizza la canzone d'autore più autentica. Non vedo l'ora di poter assistere a una nuova iniziativa, sperando in una risonanza e in un afflusso di pubblico sempre maggiore: lo meritano gli organizzatori, e lo meritano gli artisti che scelgono.

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